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Fitodepurazione e trattamento delle acque reflue

Cos’è la fitodepurazione?

La fitodepurazione è un sistema di trattamento delle acque reflue utile a ricreare artificialmente i naturali processi autodepurativi presenti negli ambienti umidi.

La fitodepurazione si basa sulla capacità degli organismi vegetali di assorbire i vari composti organici disciolti nelle acque. Questo vuol dire che la fitodepurazione è un sistema di depurazione che non richiede l’impiego di componenti meccanici complessi e ad elevato consumo energetico.

E’ una soluzione sempre più utilizzata dalle aziende che operano in questo settore, poiché garantisce degli eccellenti risultati con una grande attenzione all’ambiente.

Come funziona la fitodepurazione?

La fitodepurazione è un sistema naturale di depurazione delle acque di scarico costituito da un bacino impermeabilizzato riempito con materiale ghiaioso e vegetato da piante acquatiche e non.

In sostanza, quello che si fa è riprodurre artificialmente i naturali processi auto-depurativi degli ambienti umidi, mediante l’azione combinata delle piante e dello strato ghiaioso, al cui interno, al passaggio dei reflui, si formano dei microrganismi. 

Le sostanze inquinanti che passano nel bacino subiscono una degradazione biochimica, grazie all’azione combinata di batteri aerobici che sfruttano l’ossigeno fornito dalle piante presenti.

Il pretrattamento nella fitodepurazione

Le acque che passano attraverso impianti di fitodepurazione necessitano di pretrattamenti, attraverso i consolidati sistemi per il trattamento delle acque reflue, come grigliatura, fossa Imhoff, disoleatori, ecc. Questo avviene al fine di rimuovere le sostanze particolate e le parti più grossolane presenti nei liquami in ingresso evitando intasamenti dei letti filtranti.

Ad esempio, in caso di fognature separate si dovrà utilizzare una fossa biologica (tipo Imhoff o tricamerale) per le acque dei servizi igienici, mentre occorrerà utilizzare un degrassatore per le acque saponose e di cucina.

Il pretrattamento migliora l’efficienza depurativa dell’impianto di fitodepurazione e ne allunga la vita utile.

L’importanza del substrato nella fitodepurazione

Il cosiddetto substrato drenante è il supporto in cui radicano gli organismi vegetali, come le macrofite emergenti e dove proliferano le pellicole batteriche che innescano le trasformazioni biologiche e chimiche di base, necessarie a depurare le acque di passaggio.

Il substrato dovrà essere realizzato in base alle caratteristiche di porosità e alla conducibilità idraulica che impatta sul tempo di residenza dei liquami. Solitamente, è preferibile utilizzare ghiaia non frantumata e sabbia lavata, oppure altri materiali equivalenti.

La depurazione delle acque, anche mediante il sistema della fitodepurazione, consente di ridurre l’inquinamento idrico e permette che le risorse idriche possano essere riutilizzate.

Per questo motivo, noi di Aquamat, crediamo moltissimo in questo sistema. Le consorziate Aquamat sviluppano e commercializzano i migliori tipi di impianti e tecnologie finalizzate ad una corretta gestione delle acque, e sono a disposizione per supportare ogni richiesta del cliente.

Crediti immagine: SGP